Rassegne 2013

Mariele Benzi con Alfano e Formigoni

Benzi con Alfano, eletta Presidente di NCD

Valeria Pinoia, Il Cittadino

Brugherio Popolare Europea di casa nel Nuovo Centrodestra

La svolta decisa all'unanimità dal direttivo

Giornale di Monza, 10 dicembre 2013, a cura di Andrea Ravizza

Gli esponenti di Brugherio Popolare Europea hanno trovato una nuova casa politica anche a livello nazionale. Con un comunicato datato 27 novembre, infatti, la presidente di Bpe, Mariele Benzi ha reso pubblica la scelta di «aderire al Nuovo Centrodestra guidato da Angelino Alfano e  Maurizio Lupi». In attesa che la formazione locale completi il «trasloco», quindi, assumerà la denominazione di «Brugherio Popolare Europea nel Nuovo Centrodestra». L'ultimo anno non è stato facile per Bpe e i suoi esponenti di spicco, come gli ex Pdl Benzi e Roberto Assi. Il culmine della tensione si era raggiunto il 27 aprile scorso, quando il Popolo della libertà cittadino (del cui consiglio direttivo i due erano parte) non presentò la propria lista alle elezioni Amministrative per dissidi con la direzione provinciale, finendo col correre sotto l’egida di Brugherio Popolare Europea, appunto, insieme a Fratelli d’Italia e Udc. Coalizione che portò in dote al candidato sindaco, Assi, il 9,35% dei voti e un posto in Consiglio comunale. Adesso, la decisione di aderire al Nuovo Centrodestra: «La scelta è stata votata all’unanimità dei presenti già dalle scorse settimane - ha precisato Mariele Benzi - Tutti i componenti (a ora una quindicina, tra cui anche il consigliere Assi, ndr ) sono tesserati e simpatizzanti del Popolo della libertà. Siamo convinti che la politica debba partire dal basso, dal territorio, ed essere per il territorio. E facendo nostre le parole di Alfano, tenga assolutamente conto del “merito e del consenso”, merito inteso come giusta ricompensa acquisita in virtù dell’impegno profuso per la città, consenso come credibilità maturata negli anni sul territorio di appartenenza». Per Benzi, anche la soddisfazione di aver firmato l’atto costituente del Nuovo Centrodestra in qualità di cofondatrice del partito nazionale, in rappresentanza della Provincia di Monza. Non poteva esserci migliore inizio per una nuova avventura.

Brugherio, nasce il Nuovo Centrodestra

"Per Benzi, anche la soddisfazione di aver firmato l’atto costituente del Nuovo Centrodestra in qualità di coofondatrice del partito nazionale, in rappresentanza della Provincia di Monza e Brianza.

Non poteva esserci migliore inizio per una nuova avventura".

 

Nuovo Centrodestra a Brugherio

A Brugherio, gli ex di Forza Italia scelgono Alfano

16 dicembre 2013, di Laura Marinaro
È uno dei primi club del Nuovo Centrodestra, il partito fondato da Alfano e Lupi e nato come costola del Pdl dopo la diaspora, ed è a Brugherio proprio la città dove nel 1993 nacque uno dei primi club della vecchia Forza Italia.
A fondarlo Mariele Benzi e tutti gli appartenenti a Brugherio Popolare Europea, la lista nella quale erano migrati coloro che avevano abbandonato il partito di Berlusconi dopo l’esclusione del simbolo dalle scorse amministrative. Lo slogan è “senza base non c’è altezza” e va assolutamente contro l’idea verticistica del vecchio partito del Cavaliere rifiutata dalla Benzi e dai suoi.
«Siamo fortemente convinti che la Politica debba partire dal basso, dal territorio, ed essere per il territorio; e, facendo nostre le parole di Alfano, tenga assolutamente conto del “merito e del consenso” – spiega la Benzi – Merito inteso come giusta ricompensa acquisita in virtù dell’ impegno profuso per la città, consenso inteso come credibilità personale maturata negli anni sul territorio di appartenenza». Affermazioni importaneti e condivise anche da Roberto Assi oggi consigliere comunale eletto per Bpe ed ex coordinatore cittadino di Forza Italia. Per informazioni la sede del Nuovo centro destra a Brugherio è aperta tutti i marted’sera alle 21.15 in via Vittorio Veneto.
(ERRATA CORRIGE: quando si parla di FI, in realtà, si intende il PDL...)
 

 

La discarica a San Damiano sotto sequestro

La discarica di San Damiano è sotto sequestro; FERMA DA IERI per accertamenti.
Sarà contento il comitato antidiscarica di San Damiano, e anche noi -a dire il vero-, che da quella discarica non siamo poi così lontani. Ciò che non vollero fare i due comuni, MONZA e BRUGHERIO, poté la Procura, come quasi sempre accade. A Brugherio soprattutto!
Il Giorno, 10 dicembre 2013.

Marco Troiano dice no a Rolando Rivi

Brugherio: giunta rossa, niente intitolazione al seminarista

Nuova Brianza, Brugherio, 1 dicembre 2013
Giunta rossa, ma di vergogna. Il seminarista non vale nemmeno un parco pubblico. La giunta di Marco Troiano ha infatti bocciato un ordine del giorno che chiedeva di intitolare alla memoria di Rolando Rivi un’area pubblica. Il caso è scoppiato dentro le quattro mura del Consiglio comunale, ma la figuraccia rischia di uscire e di restare.
Rivi, infatti, è il 14enne seminarista beatificato qualche settimana fa da Papa Francesco, che fu ucciso dai partigiani comunisti durante l’ultima guerra. “Fu condotto a suon di calci, pugni e cinghiate in un bosco – spiega Mariele Benzi, che ha presentato la richiesta – dove fu costretto a scavarsi la fossa e poi fu freddato da due colpi di pistola. Della sua talare fu fatto un pallone da prendere a calci”.
Il nome di Rivi non è scelto a caso: “Avevamo scelto un parco vicino a piazza Togliatti, proprio perché Palmiro Togliatti, allora ministro, seppe ma si girò dall’altra parte. Quello che ha fatto oggi questa giunta di sinistra, ad esclusione – l’unica – di Andreina Recalcati”. Storia lunga, memoria cortissima…
 
 
 
 
Brugherio, 3 dicembre 2013
MB News, Laura Marinaro

Alla giunta rossa di Brugherio non piace il Beato martire dei partigiani

La maggioranza di centrosinistra del consiglio di Brugherio ha bocciato l’intitolazione di un parco pubblico al Beato Rolando Rivi, il seminarista di 14 anni trucidato dai partigiani nel 1945 appena proclamato Beato da Bergoglio. Una notizia a dir poco curiosa se si pensa che parecchie amministrazioni “rosse” emiliane, Reggio Emilia in testa, hanno appena intitolato al martire vie e piazze. Una notizia che ha già scatenato in città polemiche accese, sia in consiglio comunale che sul web e sui social network. La cronaca del fatto inizia venerdì scorso durante il consiglio comunale quando Roverto Assi di Brugherio Popolare europea chiede di votare il suo ordine del giorno. La proposta è quella di intitolare il parco giochi pubblico che sorge accantoa Piazza Togliatti a Rolando Rivi trucidato dai partigiani comunisti, come recitano i libri di storia e le cronache dell’epoca. «Abbiamo scelto quel luogo perché Rivi era un ragazzino di 14 anni come tanti che ancora frequentano quel parco – ha spiegato Assi – inoltre la vicinanza con piazza Togliatti per noi simbolicamente significherebbe la pacificazione tra i carnefici e la vittima: chi uccise Rivi fu condannato, ma poi graziato dall’amnistia Togliatti, e questa purtroppo è storia e non possiamo cancellarla. Come non si può pensare che tutti i partigiani siano stati assassini, anzi la maggior parte ha lottato per la libertà». Insomma alla fine tutto chiaro: dopo sessant’anni bisognerebbe smetterla con le divisioni e pensare alla pacificazione. Ma per la maggioranza è strumentalizzazione politica parlare di «Partigiani comunisti»: sono queste le due parole per le quali l’ordine del giorno votato favorevolmente da tutta l’opposizione (tranne i grillini che si sono astenuti) è stato bocciato da Pd, Sel e Lista Brugherio è Tua (tutti tranne l’ex sindaco Pd Andreina Recalcati che ha soprpreso tutti votando a favore). Il sindaco Marco Troiano in aula ha posto la questione su un piano di opportunità politica: «Non è tanto la vicenda in sé che conta quanto il fatto che la scorsa amministrazione (di centrodestra) ha approfittato dell’intitolazione di vie e piazza a vari personaggi per mettere bandiere politiche, come ad esempio il Parco delle Foibe e piazza Gianfranco Miglio». Immediata la risposta di Assi. «Io sono disposto a togliere il mio nome e il simbolo del partito da questo ordine del giorno . ha detto – ma non vedo perché si debba cancellare la storia se tutti i manuali riportano la vicenda del martirio di Rivi come opera di partigiani». Carlo Nava, ex assessore della Giunta Ronchi e consigliere di Uno sguardo oltre ha chiosato: «Strumentale questa intitolazione? E allora cancelliamo da Brugherio via Gramsci, via Cesare Battisti e piazza Togliatti». E sulla rete, in particolare sui profili facebook del presidente di Brugherio Popolare Europea Mariele Benzi si sono scatenati i commenti, all’80 per cento a favore dell’intitolazione. Un’altra buccia di banana sulla quale sembra scivolato il cattolico Marco Troiano. «Mi sembra che con questa decisione il sindaco che ha molti suoi elettori nelle parrocchie, abbia dimostrato di volersi avvicinare a Sel…», ha concluso la Benzi.

 

Prima pagina de "Il Giorno", 3 dicembre 2013

"Il Giorno", 3 dicembre 2013, interno

"Il Resto del Carlino", 3 dicembre 2013

Brugherio, "magna summa cum laude": Troiano dice no a Rolando Rivi

 

A Brugherio c'è ancora il muro di Berlino

3 dicembre 2013, Il Giornale di Monza, a cura di Andrea Ravizza

«A Brugherio il Muro di Berlino c’è ancora». Roberto Assi (nella foto) era furibondo al termine del Consiglio comunale di venerdì. Non gli è andata giù la bocciatura, votata da quasi tutta la maggioranza di Centrosinistra, della sua proposta di intitolare un parco comunale alla figura del beato Rolando Rivi, seminarista 14enne ucciso da partigiani comunisti nel 1945, in provincia di Modena. «Mi fa senso che nel 2013 abbiano ancora paura di questo ragazzo - ha commentato - Anzi, mi fa ribrezzo». L’idea dell’esponente di Brugherio Popolare Europea era quella di intitolare il parchetto per bambini di piazza Togliatti alla figura di Rivi, recentemente proclamato beato: «Sarebbe un esempio da dare alle giovani generazioni, e anche un segno di pacificazione storica, di responsabilità per una comunità capace di leggere il passato». 
Tra le file del Pd, tuttavia, l’invito di Assi non ha trovato terreno fertile.
«Nella scorsa consiliatura si è istituito un parco in onore dei martiri delle foibe, anche se non è stato fatto lo stesso per uno sulle vittime dell’Olocausto, e c’è stato grande zelo nell’intitolare una parte della città a Miglio - ha replicato  Pietro Virtuani - Questa volontà di nominare non ha voluto unificare la città,  ma costituirne un’identità, e noi non vogliamo proseguire su questa strada.
Inoltre, apprezzo quando Assi spiega che l’alto valore della lotta partigiana non viene sminuito dagli atti di alcuni delinquenti, ma allora che senso aveva specificare che il giovane seminarista è stato ucciso da partigiani comunisti?
In questo ordine del giorno noto della strumentalità». Linea simile anche per Francesca Feraudi, capogruppo di Sel.
A poco sono serviti gli appelli di  Carlo Nava (Uno sguardo oltre),  Max Balconi (Per Brugherio) e  Vincenzo Panza (Progetto Brugherio). «Questa non può e non deve essere questione politica – ha detto Panza - Restituiamo la storia alla storia:  abbiamo aperto il Consiglio di oggi nel nome di  Aldo Grimoldi e ora stiamo dicendo di intitolare un parco cittadino a un ragazzo ucciso in un conflitto in cui non aveva nessuna colpa». Tuttavia, contrarietà alla proposta è stata espressa anche dal sindaco,  Marco Troiano, che ha ribadito la linea tracciata da Virtuani: «Noi non vogliamo fare toponomastica in questo modo». Il bilancio dei voti ha evidenziato una maggioranza contraria in blocco, eccezion fatta per Andreina Recalcati di Brugherio è tua, favorevole come le forze di minoranza, escluso l’astenuto Andrea Monachino (M5S).
 «Evidentemente, il sindaco è tenuto in pugno da Sel e dalla parte estremista del Pd», è stato il commento a caldo di Mariele Benzi, presidente di Bpe, seduta in aula ad assistere al Consiglio.

Mariele Benzi: "centrosinistra imbarazzante"

Mariele Benzi e Francesca Pietropaolo, ex assessori all’Istruzione della Giunta Ronchi, sottolineano con la penna rossa il Piano scuola presentato dalla Giunta Troiano. «È una caricatura del mio - ha commentato Mariele Benzi, che ha redatto il documento nel 2011 - E pur cambiandone solo il 5% hanno operato dei danni. Hanno utilizzato il termine comunità educante svuotandolo di significato: non si citano le famiglie, le parrocchie, le associazioni, i centri estivi». L’ex assessore sottolinea anche la scarsa chiarezza nella descrizione di diversi servizi e rivendica i 31 incontri organizzati a suo tempo con i diversi attori interessati al Piano: stavolta, invece, le riunioni di questo tipo si possono contare sulle dita di una mano. Quanto basta per porre una domanda (imbarazzante) al centrosinistra: «Perché nel 2011 avete bocciato il nostro Piano e ora lo riproponete in maniera maldestra?». Un po’ più morbida la linea di Francesca Pietropaolo, che si dice bendisposta nei confronti dell’assessore all’Istruzione Borsotti, e pronta a collaborare per il prossimo Piano. Ma non mancano le critiche: sul fronte degli sprechi, che potrebbero essere ridotti, e per l’aiuto alle famiglie. «Sarebbero serviti maggiori interventi di sostegno e poi, in un momento di crisi, il bonus libri va reintrodotto. Piuttosto, si potrebbero tagliare due o tre dei trenta spettacoli teatrali finanziati...». 
Giornale di Monza, 15 novembre 2013.

Scontro e polemiche sul Piano scuola "fotocopia"

"Non avete coinvolto i diretti interessati e avete avuto solo il tempo di togliere la parola famiglia"

Giornale di Monza, 30 ottobre 2013
Dopo mesi di relativa tranquillità, il dibattito del Consiglio comunale si infiamma sull'istruzione. Lunedì sera, infatti, l’esponente di Bpe Roberto Assi ha presentato e poi ritirato undici emendamenti sul Piano scuola. Non prima d’aver ingaggiato una sfida dialettica e politica con il sindaco Marco Troiano. Due ore e mezza. Per tanto si è discusso del Piano degli interventi per il diritto allo studio in Consiglio. Forse proprio a causa del fatto che, prima, se n'era discusso meno del solito. È stato lo stesso assessore all’Istruzione Giovanna Borsotti (nella foto) a sottolineare che «i tempi ristretti non hanno permesso una condivisione maggiore con tutti gli attori coinvolti». Non è chiaro se tra gli attori siano inclusi anche i consiglieri comunali, ma diversi di loro si sono lamentati proprio di aver ricevuto il documento soltanto il giovedì precedente al Consiglio, nel giorno dell’assemblea dei capigruppo. Altro tema che ha fatto discutere è la somiglianza del Piano attuale con quello preparato nel 2011 dalla Giunta Ronchi. Ed è partito da questi due presupposti l’affondo di un Roberto Assi elettrico, contrariato dalla decisione di non concedere ai capigruppo venti minuti per il loro intervento invece che dieci: «Questa è una riproposizione malriuscita del Piano scuola del 2011, il mio giudizio è estremamente negativo - ha detto - Siete stati capaci di parlare di scuola senza utilizzare la parola famiglia, e di dire che Comune e scuole progettano insieme per poi spiegarci che i tempi ristretti non hanno consentito di coinvolgere tutti gli attori interessati. Nel 2011 con l’assessore Mariele Benzi si tennero 31 incontri tecnici con commissioni, comitati genitori e tutti i referenti scolastici». Assi ha presentato undici emendamenti in una copia stampata (preferendo che non venissero realizzate delle fotocopie), consegnata alla presidente del Consiglio comunale, Melina Martello, che li ha enunciati a voce di fronte all’assemblea. Più di un consigliere ha storto il naso di fronte alla difficoltà di valutare correttamente le diverse proposte su due piedi e senza un testo davanti agli occhi. Il sindaco è stato lapidario: «Non voglio pensare che gli emendamenti abbiano un contenuto di strumentalità, però piuttosto che presentarne 11 bastava votare contro. Si sta chiedendo di intervenire sul testo e di ripresentarlo in Consiglio. Ma questa delibera è attesa, il Piano deve partire». Ad appoggiare Assi, intanto, c'era Maurizio Ronchi. Secondo cui l’unico strumento rimasto per collaborare nella redazione del testo è proprio l’emendamento in Consiglio. «Sulla scuola non ci dobbiamo dividere - ha ribattuto Troiano - Quello che sta succedendo stasera è un gioco delle parti e chiedo ai consiglieri se abbia senso questo metodo».I lavori sono stati interrotti e, dopo un colloquio con il primo cittadino, Assi ha ritirato le sue proposte, chiarendo che la sua intenzione era quella «di presentare piccole modifiche, che avrei portato in commissione». Insomma, nonostante la delibera (con immediata eseguibilità) riceva 19 voti favorevoli, quattro astenuti (Francesca Pietropaolo, Michele Bulzomì, Massimiliano Balconi e Carlo Nava) e due contrari (Ronchi e Assi), la sensazione è che sia stato scavato il primo, vero solco tra maggioranza e una parte della minoranza. 

Piano di interventi per il diritto allo studio 

Benzi: "è la brutta copia del mio piano 2011"

 

Le date di presentazione del Piano scuola

Piano scuola: Triano minaccia BPE: "Se presentate i vostri 11 emendamenti affinché siano bocciati tutti, fate pure"

Alla faccia della collaborazione e della condivisione tanto sbandierate dalla sinistra al potere

Conferenza stampa di Brugherio Popolare Europea

Discarica a San Damiano, Centro Olimpia e centro sportivo. 

Esercitiamo il nsotro ruolo di controllo e di indirizzo politico. Mariele Benzi, Roberto Assi e Massimo Pirola

Giornale di Monza, Martedì 20 ottobre 2013

Noi Brugherio, ottobre 2013
 
 
 

Anche la COBEST (coordinatori PDL Brianza Est) scende in campo a sostegno di Roberto Assi

Assi scrive ai brugheresi: "la Città non è merce di scambio"

Noi Brugherio, 11 maggio 2013
Brugherio è dei brugheresi.
Sottinteso: e non di qualche politico che vuole usarla per i propri giochi di potere. È il messaggio centrale di una lettera che tutti i residenti in città troveranno in questi giorni nella propria casella postale. La firma è del Coordinamento cittAdino Pdl, guidato da Roberto Assi. Vale a dire il candidato sindaco che, al termine di uno scontro con alcuni rappresentanti provinciali del suo stesso partito, si è visto negare inaspettatamente e all’ultimo momento l’utilizzo del logo del Pdl alle prossime elezioni comunali. Sarà supportato da Udc insieme a Brugherio popolare europea e da Fratelli d’Italia.
Proprio per fare chiarezza sulla vicenda il coordinatore scrive la propria versione dei fatti, che parla di imposizioni da parte del consigliere provinciale Agostino Lomartire. La scelta di non piegarsi alle richieste di Lomartire, secondo Assi, ha provocato la mancata concessione del marchio.
Lo scopo della lettera è chiaro. Si rivolge soprattutto ai brugheresi che nell’urna cercheranno, senza trovarlo, il simbolo del Popolo della libertà. Assi sembra dire: io sono il coordinatore, quindi io incarno i valori del Pdl, anche se non ne ho il marchio.
Si può ragionevolmente pensare che la disputa politica tra Assi e parte del coordinamento provinciale sarà risolta in fase di voto. Se il brugherese otterrà un successo elettorale, sarà automaticamente legittimato. In caso di flop si rafforzerebbero invece le posizioni (e forse anche le ragioni) dei suoi avversari.
Assi si gioca tanto e ad ulteriore dimostrazione della propria legittimità ha messo in campo anche
la Cobest, la consulta brianzola che riunisce coordinatori e amministratori locali del Pdl. «Riteniamo che Assi - scrivono in un comunicato - e la squadra che lo supporta rappresentano i valori e gli ideali del Pdl e quel rinnovamento nel solco della tradizione popolare ed europea di cui la politica ha bisogno». La nota sottolinea anche che a Brugherio «la posta in gioco è troppo alta perché la si riduca a liti fra fazioni all’interno di uno stesso raggruppamento». Ecco quindi che i membri della Cobest «annunciano il proprio sostegno alla candidatura di Roberto Assi alla carica di Sindaco del Comune di Brugherio».
 

 

Il PDL non correrà alle elezioni comunali

Agostino Lomartire ammette la responsabilità e commenta: "ho fatto strike". Assi "La nostra è una scelta di onestà. Non volevamo cedere ai ricatti della vecchia guardia"

Il PDL che non c'è dice la sua

Agostino Lomartire esulta per la mancata presenza del PDL alle elezioni comuneli: "ho fatto strike"

Laura Marinaro, Giovedì 2 maggio 2013

Il Pdl fuori dalla competizione per le comunali di Brugherio. Il partito che in città pesa per il 30 per cento non ci sarà. E all'indomani della mancata presentazione della lista ci si chiede cosa sia accaduto. Un boicottaggio dai "vertici"? Un tentativo, riuscito, di eliminare il Pdl dalla competizione elettorale, da parte di qualcuno rimasto fuori dall'agone elettorale?
Secondo Roberto Assi, coordinatore del partito cittadino e candidato sindaco, nei giorni scorsi potrebbe essere accaduto proprio questo. Oggi lui rimane candidato sindaco per la lista Brugherio Popolare Europea, sostenuto da Fratelli d'Italia e Udc. In una lettera che Assi e i suoi hanno inviato ai vertici provinciali e regionali la notte del 27 aprile, a poche ore dalla consegna delle liste in comune, è spiegato cosa era accaduto.
«Il 24 aprile avevamo raccolto 226 firme valide e autenticate per il Pdl – ha raccontato Assi – che avevamo precedentemente inviato via mail al coordinamento provinciale e regionale; tutto sembrava tranquillo, anche Mantovani che aveva diritto per statuto a partecipare con un nome suo, ci aveva fatto sapere di non esserne interessato».
Ma cosa accade dunque? Sembrerebbe che ci siano state pressioni per inserire in lista personaggi che Assi e il suo staff non volevano assolutamente e soprattutto fuori tempo. Agostino Lomartire, ex coordinatore del Pdl brugherese, conferma che la stessa Mariele Benzi avrebbe impedito l'ingresso dei nuovi candidati. Altri, invece, confermerebbero forti pressioni da parte dei vertici provinciali a intervenire manualmente e illegalmente sulla lista presente, inserendo i propri nomi al posto di altri cancellati, altrimenti non avrebbero concesso il simbolo del Pdl ad Assi.
«La sera del 25 aprile il coordinamento provinciale ci chiede di inserire i suoi tre nomi in lista e ci presenta una lista con sole 26 firme chiedendoci prima di cancellare tre nomi e mettere i loro e alla nostra richiesta di mettere tutto per iscritto, optano per chiederci di raccogliere tutte le altre mancanti – prosegue Assi – in pratica in una notte avremmo dovuto fare il miracolo. Comunque noi ci proviamo, ma senza collaborazione di nessuno e anzi sono gli stessi tre candidati arrivati dall'alto a esprimere la non volontà di candidarsi e a dirci che erano stati indotti a farlo dall'ex coordinatore Lomartire». Ma verrebbe da chiedere: perché non hanno voluto quei candidati?
«Non avevamo nessun problema con le persone, ma è stato il metodo che ci ha fatto pensare che forse il disegno superiore di qualcuno era quello di eliminare dalla competizione il Pdl – ha aggiunto Assi – Io potevo anche stare agli ordini dei vertici, ma ho chiesto loro dov'era l'etica e la moralità di imporre nel partito persone che lo avrebbero spaccato, proprio adesso che con fatica lo avevamo ricostituito e unito riportando come alleato persino l'Udc?»
Sta di fatto che, ovviamente, in una notte le firme per la lista "dei vertici" non si raccolgono e che, nel frattempo, è il Comitato Elettorale di Brugherio Popolare Europea, la lista fondata da Mariele Benzi, a decidere di raccogliere le firme per presentare Assi come suo sindaco insieme a Fratelli d'Italia e all'Udc. Questo accade. La mattina del 27, a mezzogiorno meno qualche minuto, Assi e i suoi arrivano in Comune e consegnano la lista di Brugherio Popolare Europea. In parecchi che già sapevano li aspettavano davanti alla porta.
Il Pdl non è in lizza. E Dario Allevi, coordinatore vicario provinciale attacca: «Il locale di Brugherio non è riuscito a raccogliere le firme forse perché ha voluto boicottare il partito». Nessun commento sulla voce di presunte pressioni a modificare la lista già presente e perfezionata che Assi aveva provveduto a depositare da un avvocato a garanzia del lavoro svolto. «Ho fatto il mio lavoro e poi sono partito – ha detto Agostino Lomartire, il grande vecchio del Pdl brugherese autodefinitosi "trombato" – ma sono contento perché in tutto ciò ci siamo liberati della Benzi e del suo maggiordomo (Assi, ndr)». Ma come? Comportandosi ancora come se fosse il coordinatore cittadino, ha preferito sacrificare il partito? E poi perché – a quanto confermato – Mantovani avrebbe chiesto a Lomartire i nomi da inserire il 26 ma tutto verbalmente? «Ho incontrato Assi e la Benzi nel mio ufficio almeno 15 giorni fa per metterci d'accordo - ha aggiunto Lomartire che non ha spiegato perché in molti lo consideravano ancora il coordinatore cittadino – ma loro non hanno voluto sentire ragioni; certo anche i vertici provinciali hanno le loro responsabilità, ma meglio così, almeno ho fatto strike».

 

Affermazioni pesantissime che probabilmente avranno un seguito.

Lite sui nomi, a Brugherio niente lista PDL

Corriede della Sera, 28 aprile 2013. ... Roberto Assi: "Due giorni fa la direzione provinciale del partiti ci ha chiesto di inserire tre nomi in lista. Avevamo già raccolto tutte le firme necessarie e non abbiamo proprio capito per quale motivo avremmo dovuto rifare tutto daccapo per tre persone che nemmeno sappiamo chi sono".

Mi candido senza il simbolo del PDL

Noi Brugherio, 27 aprile 2013. Roberto Assi: “Non abbiamo ceduto al ricatto. E mi presenterò alle elezioni senza il simbolo del Popolo della libertà”.
Il candidato sindaco Roberto Assi rivendica “una scelta di pulizia e, lasciatemelo dire, anche di onestà”.
... Al termine di una mattinata politicamente concitata, la certezza. Alle elezioni di maggio i brugheresi non troveranno sulla scheda elettorale il logo del Pdl.
Il motivo lo spiega lo stesso Assi. “Avevamo raccolto tutte le firme necessarie, i documenti e le liste erano pronti per essere depositati. Ma qualche giorno fa abbiamo ricevuto pressioni dall’alto affinché nelle liste fossero inseriti 4 nomi di persone estranee al nostro partito cittadino”.
Uno di questi, riferisce, era Vincenzo Caggiano, ex assessore Pdl molto polemico, negli ultimi mesi, con la gestione locale del partito da parte di Assi. “Gli altri 3 – prosegue Assi – non li conosciamo neanche. Ma sappiamo benissimo chi sono le persone che, a livello provinciale, hanno chiesto, anzi minacciato ricatti, per il loro inserimento. Si tratta di Agostino Lomartire, Rosella Panzeri, Gabriele Volpe”.
Quale la leva con cui i 3 avrebbero, secondo Assi, chiesto l’inserimento dei loro “protetti”? “Minacce di far saltare il consiglio provinciale – spiega il coordinatore locale del Pdl – e infatti così è accaduto, giovedì”.
Roberto Assi sarà quindi supportato, alle elezioni, da due liste. La prima, che unisce Brugherio popolare europea (fondata nel 2008 dallo stesso Assi e da Mariele Benzi) e l’Udc. La seconda, Fratelli d’Italia, riconducibile all’ex assessore Vincenzo Imperato.
Concludendo, Assi tiene a rispondere anche a chi, nel centrosinistra, ha ipotizzato accordi sottobanco tra Lega e Pdl. “Quanto è successo oggi – dichiara – è la prova che noi non ci pieghiamo ai giochi politici. Siamo il vero rinnovamento. O vogliamo chiamare nuovi Renato Magni e Fulvio Bella, candidati con il centrosinistra e responsabili dei litigi interni della giunta Cifronti?”.

Il PDL non parteciperà alle elezioni

Giornale di Monza, 27 aprile 2013. Roberto Assi, alle elezioni comunali di Brugherio, sarà il candidato sindaco di Fratelli d'Italia, Brugherio popolare europea e Udc. E basta. Perché il Pdl non parteciperà alla tornata amministrativa del 26 e 27 maggio. La sezione cittadina del Popolo della Libertà, infatti, non ha presentato la lista entro i termini di legge..., fissati per le 12 di sabato 27 aprile. In Villa Fiorita è stata una mattinata politicamente drammatica, tra corse all'ultimo secondo e rappresentanti politici che entravano e uscivano dalla Sala consiliare, fino all'arrivo di carabinieri e Polizia locale, chiamati da altri esponenti politici quando ci si è resi conto che si stavano sforando i limiti di legge. Alla base della clamorosa rinuncia ci sarebbero divergenze sulla composizione della lista che la sezione aveva già definito (e spedito ai giornali), ma che i vertici provinciali avrebbero voluto modificare con l'inserimento di qualche escluso eccellente. Un braccio di ferro che si è concluso con l'esclusione del Pdl dalle elezioni.
....
 

 

Presentazione delle liste

Il PDL manca all'appello

MB News, 27 aprile 2013. Clamoroso. Alla presentazione delle liste per le prossime comunali manca all'appello il Popolo delle Libertà. La volontà di rinnovare il partito con il giovanissimo candidato sindaco Roberto Assi è fallita sotto la scure di strane pressioni da esponenti "della vecchia guardia". E così l'unica forza di centrodestra è quella di Fratelli d'Italia, presente con l'ex assessore Enzo Imperato, che insieme alla lista civica Brugherio Popolare Europea e Udc dovrebbero appoggiare insieme lo stesso Assi.
La notizia diventata ufficiale a mezzogiorno ha già fatto il giro della città e delle altre forze politiche che hanno già presentato le proprie liste. Sgomento e sconcerto circolano tra i più. Una convinzione da parte di Assi: «Non potevamo accettare i ricatti».
 

Intervista al candidato sindaco

Roberto Assi: "Certa politica è indietro di 20 anni. I Cittadini hanno idee formidabili"

Noi Brugherio, 13 aprile 2013
La parola d’ordine rimane sempre sussidiarietà. Anche nella nuova esperienza da candidato sindaco di Roberto Assi. Il cardine è quello di agire per permettere ad associazioni, gruppi, privati, di poter svolgere al meglio il loro compito con il supporto del Comune.
«Sussidiarietà e ascolto» precisa il candidato. Perché non è sempre la politica ad avere le idee migliori per la gestione della cosa pubblica. Me ne sono accorto quando nella scorsa amministrazione ho esaminato le 98 osservazioni al Piano di governo del territorio. Erano idee formidabili, bastava solo dargli una lettura attenta per trovarci gran parte delle esigenze dei cittadini».
Perché i brugheresi, aggiunge Assi, «sono avanti 20 anni rispetto ai politici che li hanno governati negli ultimi decenni».
 
L’urbanistica occuperà buona parte del vostro programma?
Abbiamo gestito la scrittura del programma con diversi tavoli specifici per i vari temi. Proprio in questi giorni stiamo operando una sintesi tra le varie parti e tra una decina di giorni la renderemo pubblica. L’analisi del futuro urbanistico parte dalle caratteristiche della città. Ad esempio, a Brugherio è tipico che una famiglia abbia una villetta e la alzi di un piano per ospitare i figli una volta sposati. È una dinamica che va rispettata, senza dare permessi sregolati, ma considerando che questo stile ha ricadute importanti anche sul sociale. Permette ad esempio ai genitori anziani di vivere a contatto con i figli, distanti appena un piano, senza dover fare ricorso alle case di riposo. Così una risposta urbanistica diventa una soluzione a un problema sociale, o economico. E questo vale in molti altri ambiti.
 
Ad esempio il lavoro?
Esatto. Siamo realistici: un Comune non può creare direttamente occupazione né può imporre a un’azienda di non licenziare. Chi dice il contrario cerca di imbrogliare gli elettori. Ma si possono operare molte scelte che sostengano il commercio, come ad esempio favorire il traffico automobilistico nelle direttrici in cui sono presenti più negozi (come viale Lombardia) e non deviarlo, come è successo, in vie residenziali dove rappresenta solo un disagio, in via Andreani ad esempio. Oppure organizzando feste di quartiere, che stimolino la conoscenza di zone più nascoste della città e creino un indotto positivo per i negozi.
 
Un tema scottante: la gestione del Centro sportivo comunale. Come porre rimedio?
Abbiamo la sensazione che la situazione sia ancora peggio di quanto sembri. Il problema non è solo legale, di appalti, ma di strutture da sistemare.
Io sogno che il centro sportivo possa essere parte di un campus moderno, sui modelli delle scuole europee, un polo che unisca la scuola elementare, la media Leonardo, la fuutura scuola superiore. Tutte sviluppate attorno ai campi sportivi e alla piscina.
 
Il programma è ancora in fase di rifinitura, ma da ex presidente di consulta come pensa di risolvere la sensazione di isolamento che provano alcune periferie?
Con iniziative semplici, spesso economiche, e di sicuro successo. Come la creazione di sale di lettura con servizi distaccati della biblioteca. Si prenota un libro e viene consegnato nella sala lettura di quartiere. Oppure con il finanziamento dei progetti delle associazioni, secondo il principio di sussidiarietà. La mia giunta non darà mai soldi a pioggia, ma mirati sui singoli progetti più convincenti e diffusi sul territorio.
 
Faranno parte del suo gruppo gli ex compagni di partito che hanno messo in dubbio la legittimità della sua nomina a coordinatore?
Ci hanno contattati personalmente, ma non si sono mai presentati alle riunioni (e Assi preferisce non fare nomi ndr). Non volevano lavorare al programma, ma avere un ruolo nel partito e nella nuova amministrazione. Avrei potuto dire di sì e zittire mesi di polemiche. Ma non è il nostro stile. Noi lavoriamo con chi si impegna per la città, non con chi pretende soltanto per il proprio comodo.
 

 

Il PDL riparte da Roberto Assi, candidato sindaco

Coordinatore cittadino investito da Paolo Romani

Laura Marinaro, "Il Giorno", 5 aprile 2013
FUMATA BIANCA per il rinnovato Pdl brugherese. Il candidato sindaco alle comunali del 26 e 27 maggio per l’ex partito travolto da diverse inchieste per corruzione, è Roberto Assi, giovane coordinatore cittadino investito dal commissario Paolo Romani in persona. Una candidatura attesa da tempo perché all’interno della sezione cittadina si aspettava di fare chiarezza sulle nuove posizioni del partito che ha avviato un’operazione liste pulite oltre ad aver completamente rinnovato il direttivo. Assi, che non ha ancora 30 anni, fino a marzo 2012 è stato capogruppo in Consiglio comunale e componente della commissione urbanistica e lavori pubblici. «La sua candidatura ha un significato politico di unità - scrive il partito - ma è anche significativa in termini di rinnovamento politico e culturale, non è privo tuttavia di esperienza nell’amministrazione pubblica». «Sussidiarietà, ascolto delle associazioni e delle professionalità coinvolte nel campo dei servizi alla persona, ma anche ascolto del mondo del lavoro: da questo nascerà il programma con grande apertura alla città - ha detto Assi - con attenzione a un nuovo Pgt che guardi al verde e soprattutto ad una nuova viabilità».
 
ASSI E LA SUA LISTA sono sostenuti dal movimento di cui fa parte, oltre alla portavoce Mariele Benzi (ex assessore all’istruzione), Brugherio Popolare Europea, con alleanze politiche che «potrebbero riservare non poche sorprese, vista la situazione evanescente del Pdl nazionale». Altro non si sa, di certo uno dei primi a complimentarsi con il giovane candidato di centrodestra su facebook è stato Marco Troiano, candidato sindaco del centrosinistra sostenuto dal Partito Democratico, dalla lista civica «Brugherio è tua» e da Sinistra ecologia e libertà. Lui e i suoi presenteranno ufficialmente il programma alla città giovedì prossimo. Tra i volti nuovi c’è Vincenzo Panza, coordinatore dell’Associazione Nazionale Carabinieri cittadina che si presenta a capo della lista Progetto Brugherio.
 
CI RIPROVA ANCHE Maurizio Ronchi, sindaco uscente, ricandidato dalla Lega Nord e Carlo Nava, ex vicesindaco, candidato con la lista civica «Uno sguardo oltre» insieme alla ex collega di giunta Rossella Zaffino e a Giampiero Corno, ex capogruppo del Pdl in Consiglio prima di Assi. Massimiliano Balconi, outsider della politica, commercialista 42enne, è sostenuto dalla lista civica Per Brugherio, nella quale sono confluiti l’ex assessore alla cultura Enzo Recalcati.
 
Andrea Monachino, scelto nelle comunarie del 22 marzo, è il portavoce sindaco della locale sezione del Movimento 5 stelle, infine c’è Paolo Mancini, delegato Fiom in Candy con il Movimento dei Disabili. Scomparsi del tutto l’Udc e Fli, si attendono sorprese dall’ex assessore Francesca Pietropaolo che ha presentato un suo progetto per la città, non ancora definito, un movimento civico che si ispira al centrodestra.
 

 

Il PDL brugherese entra nella "COBEST"

"Noi Brugherio", 23 marzo 2013

Il nuovo corso del PDL: liste pulite e programma aperto alla Città

Benzi, Assi e Pirola danno il via al rinnovamento. Parole d'ordine: trasparenza, legalità e facce nuove

Laura Marinaro, marzo 2013

BRUGHERIO (Laura Marinaro) Chiedere i certificati penali di chi vorrà entrare in lista? Perché no! Lo hanno fatto altri e potremo farlo anche noi. L'operazione Liste pulite per le prossime elezioni comunali da parte del rinnovato Pdl brugherese è partita. In una conferenza stampa organizzata nella sede di via Talamoni dove i “lavoratori” del partito si incontrano, è stato presentato non tanto il programma per la città, quanto il programma del partito per le elezioni. E il rinnovamento più che nelle persone, dato che molti esponenti c'erano già anche nella scorsa giunta Ronchi caduta nella scorsa primavera, sembrerebbe partire nei fatti. A dispetto di alcuni “vecchi” che ancora in giro disconoscono questo nuovo direttivo. Ma questa è un'altra storia. «Non candideremo personaggi che non hanno voglia di lavorare con noi, ma chiedono solo poltrone, il nostro è un altro Pdl rispetto al passato – ha tuonato il coordinatore Roberto Assi, legittimato dal commissario brianzolo Paolo Romani - e soprattutto lasceremo fuori i condannati e persino chi ha patteggiato una pena riguardo a reati contro la pubblica amministrazione; se sarà necessario e lo riterremo opportuno potremo anche chiedere il certificato penale». Senza fare nomi, i componenti del rinnovato direttivo del Pdl brugherese promettono di attuare un'operazione di totale pulizia e rinnovamento del partito. «La figura che abbiamo fatto nella scorsa amministrazione poi caduta è stata pessima anche se ci prendiamo le responsabilità delle scelte fatte in consiglio comunale – ammette Assi – ma adesso è tempo di rifarci e dato che in controtendenza rispetto alle altre città della provincia il Pdl a Brugherio ha registrato un +6/7 per cento, vogliamo davvero ripartire da zero con chi vuole lavorare con noi». Il nuovo direttivo composto da Mariele Benzi. ex assessore all'istruzione della Giunta Ronchi e ora responsabile delle comunicazioni del partito, Massimo Pirola, assessore fenestrato ai lavori pubblici, poi Benedetto Bruscia, ex difensore civico, la giovane Martina Rocco, Elia Masi, ex presidente del consiglio comunale, Enrico Lorenzi, Lorenzo Ruffinoni e altri volontari tutti giovani. «Ognuno di noi lavorerà a temi specifici – ha proseguito Assi – aprendosi completamente alle idee della gente, dei cittadini e soprattutto non accetteremo chi vuole venire qui solo a chiedere una poltrona senza lavorare». Ci saranno dunque un gruppo di lavoro che si occuperà di aspetti finanziari dell'ente pubblico, funzioni e persino spending review con taglio degli sprechi, poi servizi alle persone e piano scuola (realizzato con il contributo delle famiglie), lavoro e commercio, ma anche sport, lavori pubblici e risoluzioni di questioni come lo stallo della piscina comunale e del centro edilnord. I nuovi pidiellini, o perlomeno quelli del nuovo corso, non hanno escluso per alcuni versi di non disdegnare le idee del movimento di Grillo ma più che altro per “intercettarne” l'elettorato fatto di piccoli imprenditori e artigiani che aveva abbandonato il loro partito. «A Brugherio lavoreremo per fare pulizia del marcio del passato – ha spiegato Pirola – e staremo attenti a chi si opporrà a finanziare gli avvocati del Comune nelle cause alla Corte dei conti sui presunti danni erariali di operazioni disastrose del passato....Ma vogliamo anche risollevare la città in tutto». Sui fuoriusciti come ad esempio Carlo nava, ex assessore in quota Cl che ha formato una sua lista una parola “fuori onda” è arrivata da Elia Masi. «Mi è dispiaciuto che non abbia voluto rimanere nel partito con noi – ha detto – lui di certo avrebbe dato un ottimo contributo». Il Pdl ha poi presentato il suo nuovo sito dove trovare tutte le informazioni sulle riunioni aperte al pubblico che serviranno per definire il programma : www.pdl-brugherio.it

Prima conferenza stampa programmatica - PdL Brugherio: Il nostro metodo, le persone, la partecipazione. Mercoledì 13 marzo 2013

Voto a Brugherio, lo scatto del Pdl. In lista con la fedina penale pulita

 

a cura di Valeria Pinoia - Il Cittadino di Monza Brianza. Brugherio, 17 marzo 2013

Brugherio - Il certificato penale alla mano, come condizione necessaria per poter far parte del rinnovato Pdl cittadino. È una proposta al vaglio del direttivo del partito, avanzata dal nuovo acquisto Enrico Lorenzi. Lo ha confermato il diretto interessato durante la conferenza stampa di mercoledì scorso, indetta dai pidiellini per illustrare il metodo di comunicazione che accompagnerà questa campagna elettorale. Prima regola: mani pulite, perché il modo in cui la maggioranza è crollata lo scorso anno, tra commissioni d'inchiesta, avvisi di garanzia e censure formali, è stato uno spettacolo da non ripetere.
"Tre anni di governo si sono conclusi in modo poco edificante - ha commentato in effetti il coordinatore Roberto Assi -. Oggi noi ci inseriamo nel panorama politico con una continuità di principi rispetto a quello che è sempre stato il partito, ma con una discontinuità nel metodo.Non siamo forcaioli ma crediamo in una morale della politica" e, passaggio più significativo, "sono escluse le collaborazioni con chi ha avuto problemi giudiziari nell'esercizio delle sue funzioni nella pubblica amministrazione". Meglio essere chiari, in effetti, considerato che in un solo anno un consigliere del Pdl è stato indagato per abuso d'ufficio (Vittorio Cerizza), e due ex assessori sottoposti a censura dopo la commissione d'inchiesta sulla Baraggia (Vincenzo Caggiano e Daniele Liserani).
Poco chiari invece sono rimasti i termini dello sbarramento: sono i condannati o anche gli indagati? Che le porte, per loro, siano a priori chiuse? Mariele Benzi, nuovo responsabile della comunicazione e membro del direttivo, non si sbilancia troppo ma fa sapere che "nessuno finora si è presentato per offrire il proprio contributo e chi si presenta con la vecchia tecnica di pretendere poltrone non trova margine.Stiamo lavorando seriamente, in armonia, su diversi tavoli. Chi vuole contribuire può venirci a trovare in via Talamoni 56 il martedì sera o visitare il nostro sito" www.pdl-brugherio.it
A fare gli onori di casa sarà il direttivo rinnovato: Roberto Assi, Mariele Benzi, Massimo Pirola, Elia Masi, e i nuovi acquisti Gianlorenzo Brivio e Lorenzo Ruffinoni. È questo il Pdl ufficiale, rinato tra vecchio e nuovo con la benedizione ufficiale del commissario Paolo Romani. Il resto del partito si è smembrato tra la lista civica capitanata da Carlo Nava in gran parte composta da ciellini e una frangia che per il momento sembra un po' fuori dai giochi, quella dell'ex coordinatore Agostino Lo Martire.
Valeria Pinoia

NUOVO PDL BRUGHERIO:

PARTE L'OPERAZIONE LISTE PULITE

a cura di Laura Marinaro, dal sito www.mbnews.it

 

 

Non candideranno personaggi dell'ex direttivo che non hanno voglia di lavorare con loro, ma chiedono solo poltrone, e soprattutto rimarranno fuori i condannati e persino chi ha patteggiato una pena riguardo a reati contro la pubblica amministrazione. Senza fare nomi i componenti del rinnovato direttivo del Pdl brugherese, coordinatore Roberto Assi, legittimati con una lettera firmata dall'attuale commissiario per la Brianza Paolo Romani, promettono di attuare un'operazione di totale pulizia e rinnovamento del partito.

 

«La figura che abbiamo fatto nella scorsa amministrazione poi caduta è stata pessima – ammette Assi – ma adesso è tempo di rifarci e dato che in controtendenza rispetto alle altre città della provincia il Pdl a Brugherio ha registrato un +6/7 per cento, vogliamo davvero ripartire da zero con chi vuole lavorare con noi». Il nuovo direttivo composto da Mariele Benzi. Ex assessore all'istruzione della Giunta Ronchi e ora responsabile delle comunicazioni del partito, Massimo Pirola, assessore fenestrato ai lavori pubblici, poi Benedetto Bruscia, ex difensore civico, la giovane Martina Rocco, Elia Masi, ex presidente del consiglio comunale, Enrico Lorenzi, lorenzo Ruffinoni e altri volontari tutti giovani. «Ognuno di noi lavorerà a temi specifici – ha proseguito Assi – aprendosi completamente alle idee della gente, dei cittadini e soprattutto non accetteremo chi vuole venire qui solo a chiedere una poltrona senza lavorare». È successo già, lo ammettono, ma preferiscono non fare nomi. E l'operazione liste pulite? «Lo hanno fatto altri partiti, potremmo farlo anche noi – aggiunge Assi – di certo non sarà gradito anche chi solo ha patteggiato anche in passato reati contro la pubblica amministrazione».

 

I nuovi pidiellini, o perlomeno quelli del nuovo corso, non hanno escluso per alcuni versi di non disdegnare le idee del movimento di Grillo ma più che altro per "intercettarne" l'elettorato fatto di piccoli imprenditori e artigiani che aveva abbandonato il loro partito. «A Brugherio lavoreremo per fare pulizia del marcio del passato – ha spiegato Pirola – e staremo attenti a chi si opporrà a finanziare gli avvocati del Comune nelle cause alla Corte dei conti sui presunti danni erariali di operazioni disastrose del passato....». Intanto in procura attendono una sferzata che lo stesso ex assessore promette, le indagini sul Piano Integrato di Intervento di Baraggia e altre.

 

Il Pdl ha poi presentato il suo nuovo sito dove trovare tutte le informazioni sulle riunioni aperte al pubblico per definire il programma : www.pdl-brugherio.it.

La difficile sfida del PDL rinato dalle ceneri
"Il Punto" di Laura Marinaro
2002_BRIANZA_C_S_R1_020.pdf 
Documento Adobe Acrobat [3.1 MB]

IL PUNTO - FEBBRAIO 2013.

INTERVISTA AL NUOVO COORDINATORE PDL ROBERTO ASSI

a cura di Laura Marinaro

Così giovane sei stato nominato coordinatore di un partito alla fine considerato "vecchio" cosa vuol dire per te?

Il modo migliore per prepararsi a invecchiare… In realtà la mia nomina e quella del direttivo vogliono essere un segno di forte discontinuità rispetto al passato. Atteggiamento che tuttavia non è in contraddizione con una conservazione e una trasmissione della tradizione cristiana popolare ed europea che accomuna tutte le anime del PdL. In altri Paesi europei i partiti politici hanno anagraficamente una vita molto più lunga di quella del PdL e degli altri partiti italiani, il punto è invece il necessario ricambio generazionale che ogni formazione dovrebbe garantire. Un ricambio che non deve significare “rottamazione”, ma, per l’appunto, naturale passaggio di consegne.

 

Con quale percorso sei arrivato a rinnovare tutto il direttivo del partito?

Non tutto il direttivo è stato rinnovato, proprio perché non siamo dei “rottamatori”. Una parte di esso, Elia Masi, ex presidente del consiglio comunale, e Massimo Pirola, ex assessore, è composta di precedenti membri che non si sono dimessi in seguito alla caduta della giunta e che quindi sono stati riconfermati; io stesso sono uno di loro. Mariele Benzi poi è la persona che mi ha accompagnato in tutto il mio percorso politico e alla quale devo questa esperienza affascinante e ad un tempo complessa, ho quindi voluto che facesse parte di questo organo di partito col quale sono a stretto contatto, oltre a essere una delle personalità politiche maggiormente rappresentative in città, forse anche la più rappresentativa, per l’alto consenso personale di cui gode. Con Gianlorenzo Brivio ho condiviso il percorso di studio del PGT, che ci ha poi portato a formulare osservazioni e proposte organiche che certamente entreranno nel programma elettorale del PdL per Brugherio oltre a essere stato membro del comitato di gestione del parco Medio Lambro. Infine, con la nomina di Lorenzo Ruffinoni, si è voluta garantire rappresentanza nel direttivo anche ai nuovi tesserati.

 

In giro c'è chi dice che i "vecchi" coordinatori ancora accampino diritti in base a firme di coordinatori regionali? Cosa vuol dire e cosa rispondi?

C’è chi ha avuto un tempismo incredibile e si è dimesso in prossimità delle catastrofi politiche che hanno coinvolto il partito in città. C’è chi ha fatto come il capitano Schettino e, invece di garantire una guida salda e autorevole nei momenti di difficoltà, ha pensato bene di abbandonare la barca in acque tempestose. Ora che il partito sta risalendo la china, ovviamente, queste persone tentano di tornare a bordo, con una disinvoltura che può derivare solo da incredibile sfacciataggine oppure da disturbi della personalità, che forse richiederebbero l’intervento di un medico, più che dei “coordinatori regionali”. La mia nomina è avvenuta in seguito ad un’indicazione di simpatizzanti ed ex amministratore che hanno sempre partecipato a tutte le riunioni del partito, in una riunione pubblica, convocata mediante comunicati stampa e in maniera strettamente consequenziale rispetto alle dimissione del mio predecessore. La nomina è poi stata conferita dal coordinatore provinciale Paolo Romani, l’unico che in base all’articolo 32 dello Statuto ha questa facoltà.

 

Cosa significa far parte oggi del PdL a Brugherio e cosa pensi di fare per la città?

Intanto il PdL di Brugherio è già al lavoro da più di un mese alla stesura del programma. Ci siamo divisi in tavoli tematici di lavoro e come primo obiettivo intendiamo operare un’attenta ricognizione dello status quo: cosa di buono è stato fatto e cosa va portato a termine e cosa dei precedenti programmi elettorali è da recuperare ovvero da modificare. Siamo decisamente facilitati, in quanto, essendo molti noi ex amministratori, abbiamo già un’idea di come debba essere il programma. Va ricordato che proprio i componenti del nostro gruppo si sono distinti nei mesi passati per aver avanzato alla città una serie di proposte nei vari ambiti dell’amministrazione. Fondamentale sarà la condivisione col territorio e abbiamo istituito un tavolo tematico col compito specifico di studiare strumenti di divulgazione e acquisizione delle proposte.

 

Si avvicinano le elezioni comunali: non neghiamo un ciclone che ha travolto la passata giunta, anche giudiziario, oltre che politico. A quali principi si ispira la campagna?

Nel nostro gruppo e nel nostro direttivo siedono componenti che hanno subito in prima persona l’ingiusta estromissione dall’agone politico proprio per aver denunciato le irregolarità che oggi sono al vaglio della magistratura. Rivendichiamo questo ruolo propulsivo, che non ha pari in nessun altro raggruppamento politico cittadino, nel tentativo di perseguire non un ideale moralistico o forcaiolo, ma una politica che abbia anche una propria morale e che operi in trasparenza, legalità e lealtà. Chi non condivide queste caratteristiche non potrà mai entrare in questo PdL brugherese, né potrà condividere con noi percorsi politici. Nel nostro direttivo e nel nostro gruppo oggi non ci sono indagati, rinviati a giudizio, censurati o persone che hanno avuto problemi per reati contro la pubblica amministrazione. È chiaro nondimeno che la legalità e la trasparenza sono caratteristiche di metodo, che non devono certamente mettere in secondo piano i molti contenuti con i quali intendiamo cimentarci nella redazione del programma elettorale prima e nell’azione di governo poi.

 

Hai già un'idea per il candidato sindaco? Come verrà proposto? Quali le sue caratteristiche?

Il lavoro di ricostituzione del partito dalle macerie che ci sono state lasciate in eredità ha fatto in modo che ci occupassimo molto della ricostruzione di questa casa comune che è il PdL e meno del candidato sindaco. Certamente la persona dovrà godere del sostegno della base, di ampia rappresentatività, non potrà quindi essere imposta o sconosciuta alla città. Non dovrà essersi sottratta a questo lungo e difficile lavoro di ricostruzione del partito e dovrà giocoforza sposare i principi di metodo e i contenuti che il PdL si è dato e si darà.

 

Come riporterai i giovani brugheresi alla politica?

Pares cum paribus facillime congregantur. Credo che il processo sia abbastanza naturale: ogni classe dirigente attira le persone che più le rassomigliano.

 

 

PDL al lavoro dopo veleni e intrighi

Massima apertura alla costruzione del programma 

13 febbraio 2013 di Ettore Giovenale

BRUGHERIO Il Pdl sta cercando faticosamente di portare a termine la sua piccola traversata del deserto. Un percorso sofferto, una via crucis interna complicata, dopo la caduta della Giunta Ronchi. Sono volati gli stracci, ma ora si deve ripartire. Si riparte dal triumvirato Assi-Pirola-Masi e da un interesse rinnovato alla società civile.

“Il clima è sereno e questo è un ottimo presupposto per poter creare qualcosa di valido per la comunità di Brugherio - si legge in una nota del partito -. Partendo dal principio che a redigere il programma elettorale e di governo debba essere una squadra volenterosa, sana e capace, va detto anche che si vuole condividere questo importante documento politico con chiunque voglia collaborare con noi, apportando idee e suggerimenti. Solo dopo si potrà parlare con cognizione di causa di candidature e alleanze. Chi diversamente antepone candidature e alleanze a persone e programmi, a nostro avviso, non può essere in grado di perseguire gli obiettivi di una politica intesa come forma suprema di carità, secondo una magistrale definizione di Paolo VI. Dunque non cariche e titoli, bensì compiti e incombenze da portare avanti con chiarezza e trasparenza, sino alle prossime scadenze elettorali. C’è chi dovrà gestire le tesoreria attraverso l’autotassazione per far fronte alle spese che inevitabilmente si dovranno sostenere, chi tratterà i rapporti esterni e la comunicazione con la stampa, chi, ancora, lavorerà ai tavoli programmatici dei lavori pubblici, dell’istruzione, della cul- tura, dell’urbanistica, dei parchi, dei servizi sociali, del lavoro e delle imprese, del commercio, dell’artigianato, dello sport, della sicurezza, della viabilità... secondo i propri talenti o l’esperienza maturata all’interno delle professioni, delle realtà civili, del volontariato”.

Un Pdl che riparte dal basso e che cerca di dimenticare il clima teso dei litigiosi anni al governo della città: “Vorremmo evitare il clima avvelenato che ha contraddistinto le riunioni dei mesi passati, intriso di polemiche, silenzi inspiegabili, assenze tattiche, tranelli, riunioni segrete che azzeravano ogni decisione presa collegialmente nella seduta precedente. Situazioni che, per espressa ammissione di tutti i componenti del partito, sono iniziate la sera della vittoria elettorale nel 2009. Questo clima ha fatto in modo che fossero oscurati i buoni risultati dell’azione di governo dei nostri Amministratori.

Volendo evitare il ripetersi di tutto questo, ci apriamo alla città con chiarezza e limpidezza, a partire dalle settimanali convocazioni delle nostre riunioni, di cui tutti sono a conoscenza. L’idea politica che intendiamo proporre si fonda sull’applicazione di un metodo fatto di dialogo e rispetto per il prossimo, sia questi un collega di partito o un avversario politico. Siamo lontani anni luce da coloro che usano i media per attacchi pretestuosi, al solo scopo di ottenere sedici secondi di popolarità, che non gli sarebbero altrimenti riconosciuti.

Vogliamo scegliere un percorso politico all’insegna della correttezza, dell’osservanza delle regole, del rispetto nel linguaggio. Rinnoviamo quindi l’invito alla Città ad incontrarci nella sede di via Talamoni n. 56, per realizzare insieme il programma elettorale e di governo. L’invito è esteso an- che alle formazioni civiche che saranno interessate a conoscere, ed eventualmen- te, condividere il nostro percorso”.  Buone intenzioni, dunque. E strada tracciata. Presto però per parlare di altro, di nomi e alleati. Anche se la collaborazione con Brugherio Popolare Europea è già realtà ed è un pilastro su cui fondare il futuro. Come ci spiega la responsabile della comunicazione, Mariele Benzi: “Prima vediamo l’esito delle elezioni regionali e nazionali, poi vedremo. Per ora è presto parlare di nomi. Prima dobbiamo definire il programma, che dovrà in primo luogo tener conto dei progetti presenti nel programma elettorale del 2009 e che non siamo riusciti a portare a termine. Dobbiamo lavorare: c’è da ricostruire un partito sfasciato”. Dunque tutto aperto e massima disponibilità al dialogo. E se l’asse Pdl-Lega è tornato in auge al Pirellone, tut- to è possibile anche a Brugherio, nonostante il brutto scherzo giocato dai Pidiellini a Ronchi. Come ci conferma Mariele Benzi che non chiu- de la porta: “Vedremo, dopo le Regionali. Vedremo”.  

Operazione trasparenza nel PDL: "basta riunioni segrete e clima di sospetto"

di Paolo Rappellino, Noi Brugherio, 20 gennaio 2013

«Vorremmo evitare il clima avvelenato che ha contraddistinto le riunioni dei mesi passati, intriso di polemiche, silenzi inspiegabili, assenze tattiche, tranelli, riunioni segrete che azzeravano ogni decisione presa collegialmente nella seduta precedente. Situazioni che, per espressa ammissione di tutti i componenti del partito, sono iniziate la sera della vittoria elettorale nel 2009». Lo scrive il Pdl cittadino in un comunicato pubblicato mercoledì scorso e firmato dal «direttivo» composto da Roberto Assi, Elia Masi e Massimo Pirola. Tra i firmatari non compare il quarto membro del direttivo Giampiero Corno, «in quanto assente alla incontro».
La sera precedente, informa la nota, si era tenuta la riunione settimanale dei militanti e simpatizzanti «per organizzare il lavoro in vista delle prossime elezioni». Insomma, una sorta di “nuovo corso” nel partito azzurro, partendo dal «principio che a redigere il programma elettorale e di governo debba essere una squadra volenterosa, sana e capace» e che «solo dopo si potrà parlare con cognizione di causa di candidature e alleanze».
Il direttivo annuncia che nella riunione del martedì sera in via Talamoni «alla presenza di simpatizzanti, iscritti ed ex amministratori, si sono distribuiti non cariche e titoli, bensì compiti e incombenze da portare avanti con chiarezza e trasparenza, sino alle prossime scadenze elettorali. C’è chi dovrà gestire le tesoreria attraverso l’autotassazione per far fronte alle spese che inevitabilmente si dovranno sostenere, chi tratterà i rapporti esterni e la comunicazione con la stampa, chi, ancora, lavorerà ai tavoli programmatici dei lavori pubblici, dell’istruzione, della cultura, dell’urbanistica, dei parchi, dei servizi sociali, del lavoro e delle imprese, del commercio, dell’artigianato, dello sport, della sicurezza, della viabilità ecc…». Per ora il comunicato non rende noto chi sono i referenti di ciascuna di queste aree, tranne che per il settore della comunicazione affidato all’ex assessore all’Istruzione Mariele Benzi.
Il comunicato conclude specificando che, per evitare il ripetersi del «clima avvelenato» del passato e la prassi delle «riunioni segrete», l’attività del partito si apre «alla città con chiarezza e limpidezza, a partire dalle settimanali convocazioni delle nostre riunioni, di cui tutti sono a conoscenza. L’idea politica che intendiamo proporre si fonda sull’applicazione di un metodo fatto di dialogo e rispetto per il prossimo, sia questi un collega di partito o un avversario politico».
Nessun cenno invece alla necessaria nomina di un coordinatore in sostituzione del dimesso Agostino Lomartire. Per ora i vertici provinciali e regionali non hanno provveduto alla sostituzione, nè a questo punto pare probabile che ciò avvenga prima del voto regionale, quando l’esito delle urne comporterà un riassetto degli equilibri nel partito. A questo proposito l’ex assessore brugherese Vincenzo Caggiano, dalle pagine di Noi Brugherio (vedi qui), ha di recente auspicato il commissariamento della sezione brugherese, non considerando legittima la rappresentanza di ciò che è rimasto dell’attuale direttivo. -

Pdl, cinque tavoli di lavoro per il programma

Di   /   28 gennaio 2013

Il Pdl di Brugherio al lavoro sul programma elettorale. Nella oramai consueta riunione settimanale del martedì sera in via Talamoni 56, questa settimana sono stati definiti cinque gruppi di lavoro per altrettante aree della futura proposta politica azzurra alle elezioni amministrative di fine maggio.

Il primo tavolo, di cui è referente l’ex assessore Massimo Pirola, si occupa di “Lavori pubblici e tutela dell’ambiente”; il secondo, coordinato dall’ex consigliere Roberto Assi riguarda “Urbanistica, parchi e viabilità”; il terzo coordinato dall’ex assessore Mariele Benzi si occupa di “Servizi alla persona”; i “Servizi interni. Personale comunale e bilancio” sono affidati all’ex difensore civico Benedetto Bruscia e alla giovane Martina Marrocco e infine il tavolo su “Lavoro, commercio, sport e sicurezza” è coordinato dall’ex presidente del Consiglio comunale Elia Masi. «I tavoli – spiegano dal Pdl – sono composti ciascuno da 5-6 persone». Gli azzurri specificano anche che «sono stati costituiti tavoli di lavoro suddivisi per argomento e declinati territorialmente per quartiere di riferimento. Quest’ultimo metodo di lavoro rappresenta una novità rispetto alla normale gestione dei rapporti col territorio. Alcuni degli attuali componenti del gruppo politico del Pdl, infatti, oltre ad aver maturato esperienza in ambito politico-amministrativo (sia come consiglieri comunali, sia come assessori), hanno operato sul territorio ricoprendo il ruolo di presidente di Consulta negli anni in cui le stesse hanno vissuto il periodo di loro maggiore attività (Assi per la Sud, Masi per la Nord e Benzi per la Ovest)».

Un partito che cambia volto
Prosegue insomma il percorso di “ricostruzione” del partito, dopo i mesi di “liberi tutti” seguiti alla caduta della maggioranza, quando la compagine era deflagrata a causa delle divergenze tra le diverse correnti e personalità. Il gruppo del martedì sera è animato dagli ex consiglieri e assessori rimasti dopo i numerosi abbandoni: in primis l’addio del coordinatore Agostino Lomartire e dei due vice succedutisi, Andrea Carafassi e Enzo Imperato (entrambi ex An). Ovviamente non si fanno vedere alle riunioni gli ex assessori e consiglieri che hanno in corso procedimenti giudiziari e mancano anche gli esponenti provenienti dall’area di Comunione e liberazione, che in gran parte in queste settimane si sono avvicinati alle posizioni di Mario Mauro spostandosi dal Pdl alla Lista Monti (ma nessun addio è stato ufficializzato, né probabilmente deciso). Non partecipa nemmeno l’ex assessore Rossella Zaffino, che non sembra interessata a ricandidarsi.
Quindi l’“organigramma” dei cinque tavoli delinea un Pdl molto diverso dal passato. Un ruolo di primo piano lo giocano gli esponenti di Brugherio popolare europea, la lista civica che si era presentata come alternativa al Pdl nel 2009 (Benzi, Assi, Bruscia…) e che ora, non a caso, ricompare nei comunicati del partito azzurro con il proprio logo accanto a quello del Pdl. Tutto questo ad oggi, perché nessuno può dire cosa succederà da qui ai mesi di marzo-aprile quando il Pdl dovrà scegliere un candidato sindaco (o tornare all’alleanza con la Lega) e formare le liste per il consiglio comunale.