Attività 2013

Consiglio comunale del 20.12.2013

MOZIONE: discussione sul "Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale" - PTCP

Il PTCP è lo strumento urbanistico con cui la Provincia di Monza “dovrebbe” coordinare ed equilibrare le previsioni urbanistiche di tutte le Città del territorio. La Provincia di Monza ha approvato il PTCP, che non ha mancato di destare perplessità in molti, per scelte che parrebbero essere tutt’altro che equilibrate. In tanti Comuni, laddove l’informazione è circolata maggiormente e capillarmente, numerosi Cittadini hanno promosso ricorsi in sede giudiziaria per un PTCP che ritenevano dannoso. La nostra Amministrazione è una delle poche (forse l’unica) che non ha ancora fatto sentire il proprio parere, né ha promosso campagne informative verso la Cittadinanza. In vista dell’imminente scadenza dei termini per ricorrere contro le scelte della Provincia, abbiamo presentato una mozione con la quale chiediamo all’Amministrazione di illustrarci la posizione del nostro Comune. Di seguito il testo.

Premesso che:
in data 22 dicembre 2011, con delibera n. 31/2011, il Consiglio provinciale di Monza e della Brianza adottava il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia il 18 gennaio 2012;
in data 19 marzo 2012 scadeva il termine per la presentazione di osservazioni al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, ai sensi e per gli effetti della Legge Regionale n. 12 del 11 marzo 2005;
nel mese di luglio ultimo scorso è stato approvato dal Consiglio provinciale di Monza e della Brianza in via definitiva il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia il 23 ottobre ultimo scorso;
il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale ha suscitato molte perplessità sia nei privati che siano stati informati sui contenuti, sia nei Comuni limitrofi, i quali, non solo hanno proposto osservazioni nei termini di cui alla Legge Regionale 12/2005, ma, in più, vedendo per lo più respinte le osservazioni avanzate, hanno promosso ricorsi contro il documento in discorso all’Autorità Giudiziaria amministrativa;
gli effetti del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale sono molti e di notevole impatto sul territorio comunale, sia con riferimento alla sua efficacia diretta (capacità impositiva della Provincia di Monza e Brianza nella facoltà di individuare, per esempio, ambiti strategici di interesse provinciale o ambiti strategici agricoli), sia alla efficacia indiretta (necessità di adeguamento da parte dei comuni delle scelte programmatiche in tema di governo del territorio);
il giorno 20 dicembre 2013 scadranno i termini per la proposizione di ricorso all’Autorità Giudiziaria amministrativa contro il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale;
tutto ciò premesso,
il Consiglio comunale di Brugherio impegna l’Amministrazione Comunale a:
1. Convocare con urgenza la Commissione Ambiente e Territorio, affinché sia presentato ai Consiglieri comunali il contenuto del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, con particolare riferimento all’impatto che il documento produrrà sul territorio comunale e sui comuni limitrofi;
2. Informare i Consiglieri comunali circa le azioni che durante la gestione commissariale si siano eventualmente poste in essere in vista della presentazione delle osservazioni di cui alla Legge Regionale 12/2005;
3. Informare i Consiglieri comunali circa le azioni di coordinamento con la Provincia e con i comuni limitrofi poste in essere dalla nuova Amministrazione eletta nella primavera 2013 e sulle intenzioni della Amministrazione medesima con riferimento alla possibilità di ricorso all’Autorità Giudiziaria amministrativa nei termini di Legge;
4. Operare un resoconto puntuale e dettagliato circa l’informazione promossa verso la Cittadinanza dall’Amministrazione commissariale prima e politica poi, con riferimento all’impatto che il PTCP avrà sul territorio comunale.
In fede.
ROBERTO ASSI
Capogruppo
 

Documenti:

Elaborati del Piano Territoriale di Cordinamento Provinciale, dal sito della Provincia di Monza e Brianza www.provincia.mb.it/pianificazione_territoriale_parchi/pianificazione_territoriale/piano_territoriale_coordinamento/elaborati_PTCP/index.html

Consiglio comunale del 29.11.2013

ORDINE DEL GIORNO: intitolazione di un parco pubblico cittadino alla memoria del Beato Rolando Rivi

Il nostro gruppo ritiene doveroso onorare la memoria di questo seminarista quattordicenne ucciso nel 1945 da alcuni partigiani comunisti, nel cosiddetto “triangolo della morte”, in Emilia Romagna. La sua presenza nella comunità deve significare consapevolezza e pacificazione storica di un Popolo maturo. In più, il nostro gruppo vuole proporre ai giovani brugheresi questo ragazzo come esempio di virtù eroica, coerenza di vita, responsabilità e capacità di fare scelte definitive. Di seguito il testo dell’Ordine del Giorno presentato in Consiglio comunale.

    
    Il presente Ordine del Giorno predisposto dal sottoscritto Consigliere comunale, il Consiglio comunale di Brugherio impegna l’Amministrazione cittadina ad intitolare il parco di Piazza Togliatti alla memoria di Rolando Rivi, seminarista emiliano assassinato il 13 aprile 1945 dai partigiani comunisti, in quella terra che molti hanno definito “il triangolo della morte”, riconosciuto recentemente dalla Chiesa cattolica martire della fede e quindi beato.
In fede.
ROBERTO ASSI
Capogruppo
 
 

INTERPELLANZA: situazione e sviluppi del trasporto pubblico locale e sovracomunale

Considerata la situazione di continuo e crescente disagio in merito al trasporto pubblico subita dai residenti in alcune zone della nostra Città e considerata inoltre la responsabilità che investe l'assetto viabilistico dell'intera zona Est della Brianza, abbiamo chiesto all'Amministrazione quali azioni siano state poste in essere per venire incontro alle esigenze dei nostri Concittadini. Di seguito il testo dell'interpellanza presentata in Consiglio comunale.
 
Poste le seguenti premesse:
- il territorio Comunale di Brugherio è in continua crescita insediativa;
- il traffico di attraversamento delle vie cittadine è un fenomeno vecchio e al contempo foriero di effetti negativi presenti e sempre crescenti;
- la domanda di servizio della Cittadinanza, sia quella in età scolare, sia quella in età più avanzata, necessita di risposte adeguate;
visto
l’articolo 43 comma 3 della Legge 267/2000, nuovo Ordinamento degli enti locali
il sottoscritto Consigliere comunale presso codesto spettabile Comune
CHIEDE
1. Quale monitoraggio sia stato operato sulle oscillazioni della domanda di servizio da parte dell’utenza;
2. Quali azioni di ricognizione siano state poste in essere sulla risposta che alla predetta domanda il sistema del traporto pubblico locale è in grado di fornire al momento attuale;
3. Quali contatti e quali accordi siano intercorsi con le Amministrazioni comunali dei Comuni limitrofi e con le aziende gestrici del servizio di trasporto pubblico locale;
4. Quali ulteriori azioni il Comune di Brugherio intenda intraprendere.
ROBERTO ASSI
Capogruppo 

Consiglio comunale del 22.10.2013

ISTANZA DI SINDACATO ISPETTIVO: lavori di ampliamento all'asilo nido Torazza

L’istanza di sindacato ispettivo è una delle facoltà del Consigliere comunale, come pubblico ufficiale. Nel caso qui presentato, abbiamo richiesto chiarimenti circa il contenuto di alcune determinazioni degli uffici comunali, dalle quali pare vi sia stato un esborso di soldi maggiore da parte del Comune, rispetto a quanto invece preventivato, per i lavori di ampliamento dell’asino nido Torazza. Come si può leggere nelle determinazioni, gli uffici avrebbero anche cercato di “escutere” la compagnia assicurativa che garantiva la corretta esecuzione dei lavori. In parole povere, gli uffici, ritenendo che vi fossero alcune imprecisioni nell’esecuzione dei lavori, tali da motivare maggiori esborsi da parte del Comune, avrebbero chiesto, opportunamente, i soldi alla compagnia assicurativa degli esecutori. Il problema però risiederebbe, sempre a detta degli uffici comunali, nella decadenza da parte degli stessi dal diritto di escussione, a causa della decorrenza dei termini: insomma, il Comune non sarebbe più in tempo per chiedere il rimborso all’assicurazione. Ascolteremo i chiarimenti che l’Amministrazione ci darà. Di seguito il testo dell’interrogazione proposta in Consiglio comunale.
 
Poste le seguenti premesse:
- con delibera della Giunta Comunale n. 220 del 22.12.2006 venina approvato il progetto di ampliamento e ristrutturazione dell’Asilo Nido Torrazza, per un costo complessivo di euro 633.000,00 di cui euro 7.000,00 quale incentivo di progettazione per gli ufficio comunali;
- con determina n. 1145 del 27/11/2007 veniva affidato l’incarico professionale all’ing. Mauro Bertoni per il collaudo statico e tecnico amministrativo in corso d’opera e finale dei lavori di ristrutturazione del predetto asilo nido;
- per il coordinamento, la direzione e il controllo tecnico contabile di tali lavori, si presume sia stato istituito l’ufficio della direzione lavori (ex art.123 DPR 21/12/1999, n. 554, Regolamento di attuazione) e per il quale si richiedo il nominativo del responsabile;
- l’ultimazione dei lavori è avvenuta il 29/05/2009;
- in data 02/09/2010 (esattamente 462 giorno dopo l’ultimazione dei lavori) il collaudatore (ing. Bertoni) eseguiva le operazioni per collaudo statico e tecnico amministrativo in corso d’opera e finale dei lavori di ristrutturazione dell’asilo nido Torrazza;
- successivamente alla consegna e per dare completezza all’opera (così cita la determina n. 1037 del 14/10/2009) venivano affidate alla ditta appaltatrice (Cooperativa Pavese S.C.R.L.) le opere complementari per la sistemazione della facciata dell’asilo nido Torrazza; l’importo totale ammontava a euro 24.100,00 scontate a euro 20.108,66 di cui euro 395,00 (2%) come ulteriore incentivo agli uffici.
- da quanto indicato nella determina n. 607 del 10/09/2013 risulterebbe che oltre alla documentazione mancante ci siano anche difformità di esecuzione, tanto che la determina recita “che per ottenere la certificazione termico-acustica dei serramenti e delle pavimentazioni nonché la classe ignifuga delle pavimentazioni e la corretta posa, occorrerà incaricare personale specializzato, e che tali importi risulteranno a carico dell’Amministrazione”.
Tutto ciò in premessa, lo scrivente Consigliere comunale
CHIEDE
1. Quale sia la ragione del ritardo nell’esecuzione delle operazioni di collaudo, ritardo che ha portato alla decadenza della stazione appaltante (Comune di Brugherio) dal diritto all’escussione della cauzione;
2. Per quale ragione il collaudatore nel corso dell’opera non ha riscontrato le irregolarità;
3. Per quale ragione, sino alla data odierna, al Comune di Brugherio pare risultare sconosciuta la circostanza del fallimento della Cooperativa Pavese S.C.R.L. e l’indirizzo del suo curatore fallimentare, nominato sin dal 13 gennaio 2011;
4. Per quale ragione il Comune di Brugherio non ha promosso istanza di insinuazione al fallimento per vedere eventualmente riconosciuti i propri crediti;
5. Quali provvedimenti questa Amministrazione intenda assumere verso i responsabili di eventuali danni economici subiti dal Comune di Brugherio per i fatti descritti in premessa.
ROBERTO ASSI
Capogruppo
 

Documenti:

Delibera della Giunta comunale n. 220/2006, dal sito del Comune di Brugherio, cliccare sull'icona PDF atti.comune.brugherio.mb.it/gs4atti/common/GS4DeliberaInfo.do?ANNO=2006&NUMERO=220&TIPO_REGISTRO=DELG
Determina dirigenziale n. 1145/2007, dal sito del Comune di Brugherio, cliccare sull'icona PDF atti.comune.brugherio.mb.it/gs4atti/common/GS4DeterminaInfo.do?ANNO=2007&NUMERO=1145&TIPO_REGISTRO=DETE
Determina dirigenziale n. 607/2013, dal sito del Comune di Brugherio, cliccare sull'icona PDF atti.comune.brugherio.mb.it/gs4atti/common/GS4DeterminaInfo.do?ANNO=2013&NUMERO=607&TIPO_REGISTRO=DETE
 

Consiglio comunale del 22.07.2013

MOZIONE sulla disciplina degli interventi in regime di edilizia residenziale convenzionata

L’edilizia convenzionata è uno degli strumenti con cui le Pubbliche Amministrazioni attuano le cosiddette “politiche della casa”. Con la nostra mozione abbiamo inteso porre l’accento su questo importante settore della politica, chiedendo maggiore equità nelle assegnazioni e nelle vendite delle unità immobiliari dedicate. Di seguito il testo integrale della mozione.
 
    Con riferimento a quanto in oggetto menzionato, il sottoscritto Consigliere comunale del Comune di Brugherio, sottopone alla attenzione di questo Consiglio comunale il presente documento di indirizzo.
Premesso che:
 In data 19 luglio 2011, con delibera n. 50, il Consiglio comunale di Brugherio approvava il “Regolamento per gli interventi residenziali in regime di edilizia convenzionata”, allo scopo di “assicurare il diritto alla prima casa ai cittadini” e di “disciplinare le modalità di accesso agli alloggi di edilizia residenziale convenzionata, da realizzare a seguito di specifici obblighi con i relativi soggetti attuatori”;
 Il regime di edilizia residenziale convenzionata è in primo luogo regolamentato dalla Legge n. 10 del 28 gennaio 1971, agli articoli 7 e 8, così come modificati e confluiti nel successivo Testo Unico sull’Edilizia (DPR 380/2001, articoli 17 e 18);
 Le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato approvate dal Consiglio comunale 12 luglio 2013, al punto 2.1.6, indicano:
o la volontà politica di codesta Amministrazione di “aumentare la quota di edilizia convenzionata realizzata dagli operatori privati”;
o la volontà di “assegnare terreni/volumetrie, con bandi speciali per cooperative di giovani coppie, che intendano sperimentare tipologie abitative e progettuali innovative”;
 L’attuale regolamento presenta alcuni profili problematici, evidentemente in contrasto con le più elementari norme di libera concorrenza e pone altresì limitazioni formali stridenti con le linee programmatiche pocanzi menzionate e approvate dalla nuova Amministrazione;
L’articolo 23 della Costituzione della Repubblica, nella sua lapidaria formulazione, secondo la quale “Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla Legge”, pone una riserva di legge circa la facoltà di intervenire con strumenti pubblicistici cogenti nella richiesta, per l’appunto, di prestazioni personali o patrimoniali;
 L’ambito d’azione dell’Amministrazione, in merito alla quota di Edilizia convenzionata realizzata dagli operatori, si restringe sensibilmente e si concentra sull’esclusiva sua capacità contrattuale e quindi convenzionale, non potendo, proprio per effetto del sopramenzionato articolo 23 Cost., disciplinare la materia con strumenti pubblicistici, se non a livello di mero indirizzo politico;
considerata inoltre:
la volontà dell’Amministrazione, espressa anch’essa nelle linee programmatiche approvate dal Consiglio comunale il 12 luglio 2013, di riportare “le previsioni di crescita di Brugherio alle reali necessità…”;
ritenuto
fondamentale il ruolo che l’Amministrazione deve svolgere nell’ambito dell’Edilizia residenziale convenzionata, proprio per le ragioni sociali sottese alle scelte politiche riguardanti questo specifico argomento, e ritenuto in ultimo imprescindibile il rispetto delle regole della libera e sana concorrenza, contemporaneamente ad una attenta e scrupolosa vigilanza dell’Ente sulla corretta applicazione delle convenzioni stipulate dallo stesso con gli attuatori;
tutto ciò premesso,
 
il Consiglio comunale impegna l’Amministrazione a fornire ai Consiglieri comunali una chiara e dettagliata relazione descrittiva dell’attuale domanda di edilizia convenzionata (attingendo alle informazioni statistiche desumibili dagli elenchi comunali) e una altrettanto chiara ricognizione dell’offerta attuale e futura sulla base delle operazioni urbanistiche già in programma;
il Consiglio comunale impegna altresì l’Amministrazione comunale a presentare, entro la fine dell’anno 2013, al Consiglio comunale medesimo una proposta di modifica del Regolamento per gli interventi residenziali in regime di Edilizia convenzionata, al riguardo impartendo le seguenti indicazioni:
1. Eliminare la prima delle due condizioni di cui all’articolo 6 del Regolamento de quo, secondo la quale le Cooperative di cui allo stesso articolo 6 potranno individuare i propri soci come soggetti aventi priorità per l’acquisto o la locazione dei relativi alloggi, purché risulti che alla data della convenzione del Piano Attuativo o del Programma Integrato di Intervento le cooperative di cui sopra abbiano sede legale in Brugherio;
2. Ricalcolare il reddito massimo complessivo del nucleo famigliare secondo parametri più equi e almeno più prossimi rispetto a quelli individuati dalla Regione Lombardia all’interno dei cosiddetti SACC (Servizi abitativi a canone convenzionato), parametrati con lo strumento dell’ISEE (indicatore della situazione economica equivalente);
3. Inserire fra i requisiti che garantiscono trattamenti di priorità la presenza nel nucleo famigliare di persone con disabilità, oltre a quelli descritti dall’articolo 2;
4. Eliminare il penultimo comma dell’articolo 9 del Regolamento, laddove stabilisce che “L’Amministrazione Comunale è responsabile del solo elenco e resta estranea ai rapporti economici e commerciali, che si instaurano esclusivamente fra il soggetto attuatore e l’acquirente/locatario”. Prevedere, al contrario, che i prezzi di vendita/locazione degli alloggi siano scritti in convenzione e che la violazione di norme contrattuali fra soggetto attuatore e acquirente/locatario integri, in determinate circostanze (per esempio l’applicazione di prezzi diversi da quelli stabiliti in convenzione) che lo stesso Regolamento dovrà individuare in maniera tassativa e quindi disciplinare, violazione della stessa convenzione fra Comune e soggetto attuatore;
5. Prevedere che in caso di trasferimenti successivi alla prima vendita e/o locazione, i soggetti acquirenti, oltre ad avere i requisiti descritti dall’articolo 2 del Regolamento e già prescritti dal successivo articolo 7, siano in prima istanza individuati fra quelli rientranti negli elenchi predisposti dal Comune di Brugherio, secondo i parametri dell’articolo 9.
6. Prevedere forme di ragionevole mediazione con riferimento all’evidente quanto paradossale disparità di trattamento fra interventi in edilizia economica popolare e interventi in edilizia convenzionata, laddove si stabilisce all’articolo 4 che i prezzi stabiliti per l’edilizia convenzionata sono da ritenersi comprensivi di ogni onere – eventuali bonifiche, demolizioni di edifici esistenti, costo aree, eventuali palificazioni e particolari opere di fondazione – diversamente da quanto previsto per l’edilizia economica popolare all’articolo 23 dell’Allegato “B” al Regolamento CIMEP.
In fede.
f.to ROBERTO ASSI
Capogruppo
 

Documenti:

Regolemtno comunale Edilizia convenzionata (dal sito del Comune di Brugherio) www.comune.brugherio.mb.it/export/sites/default/documenti/Statuti_Regolamenti/Edilizia_convenzionata.pdf

Decreto del Presidente della Repubblica n. 380/2011 (dal sito del Parlamento Italiano) www.parlamento.it/parlam/leggi/deleghe/01378dla.htm

Informazioni dal sito di Regione Lombardia sui SACC (servizi abitativi a canone convenzionato) www.casa.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=DG_Casa%2FDetail&cid=1213277491320&pagename=DG_CASAWrapper